ONINI ATELIER

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THE STORY OF THE LAST MAMBABATOK WHANG-OD OGGAY

Whang-od Oggay è una Mambabatok (tatuatrice) Kalinga. Siamo nelle filippine e questa donna è considerata non semplicemente una, ma l’ultima tatuatrice del famoso popolo di taglia teste Kalinga. Whang-od Oggay, centenaria, anche se non esistendo un certificato di non è  possibile essere precisi, ha passato almeno 80 anni lavorando come tatuatrice nel suo paesino dove tutt'ora abita; si trova nella zona nord di Manica chiamata Luzon, nelle Filippine. In questo paesino i “Kalinga” sono un popolo guerriero famosi per i loro tatuaggi “batok” e anche per la loro ferocia in battaglia. Presto riceverà un premio dal governo filippino chiamato National Treasures Award.

In effetti, considerarla l’ultima mambabatok non è del tutto corretto. Lei ha ereditato la sua professione dal padre; infatti tradizione vuole che solo chi è imparentato con un tatuatore può imparare il mestiere e Whang, dopo essersi sposata ed aver perso il marito a 25 anni, non ha mai avuto figli e non si è mai più risposata, aggiudicandosi così la nomea di “ultima”. In una intervista dice di non aver volute tramandare questo mestiere perchè non avendo eredi diretti sarebbe una mancanza di rispetto per i suoi avi, anche se fonti attendibili, e il video che vi lasciamo qua sotto, dimostrano il contrario e sembra proprio che la sua pronipote si stia avvicinando a questo mestiere per diventare presto una mambabatok. 

La tecnica utilizzata per fare il tatuaggio è quella tribale. Vengono usati due bastoncini; il primo serve come appoggio e base dove viene incastrata la scheggia della pianta del limone che sarà quella poi che inietta il colore nella pelle (l’ago); il secondo bastoncino viene usato per colpire il primo e dare quindi il ritmo e la forza necessaria che permette all’ago di entrare e finalizzare la procedura. Il colore viene ottenuto mischiando cenere con dell’acqua, il tutto mischiato con una radice. Infezioni vi state chiedendo? Ovviamente si ma loro credono nella capacità del corpo di curarsi dandosi del tempo. Il tatuaggio è una specie di rito e questo, già di per se, lo rende doloroso e non di facile passaggio. 

Se nel passato le donne si tatuavano solo dopo sposate e gli uomini solo dopo aver ucciso qualcuno, di questi tempi è diventato una moda, però, nonostante il villaggio ha perso ormai il proprio popolo guerriero, Whang continua a tatuare perché, secondo la sua cultura, un tatuaggio rimane con noi, attaccato alla nostra anima anche dopo che il nostro corpo non esisterà più. Da quando però non esistono più i Kalinga, il tatuaggio souvenir è diventato una necessità e infatti molte persone ancora viaggiano verso le filippine con il solo scopo di farsi tatuare da Whang ed avere un tatuaggio Kalinga. Cosa fermerà questa donna? Le sue mani e I suoi occhi stanchi. E le crediamo. 

Come raggiungere Whang? Atterrare a Malindi, prendere un bus per Luzon fino al suo villaggio chiamato Buscalan. 

Vi lasciamo sotto il link del video che più ci è piaciuto ricordandovi che non abbiamo nessun diritto su quelle immagini ma sono accessibili a tutti tramite YouTube. 

Ci vediamo a Buscalan.

https://www.youtube.com/watch?v=0JcOncWUUvM