ONINI ATELIER

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THAT TIME WHEN MY EX BROKE UP WITH ME BECAUSE HE DREAMED I CHEATED ON HIM AND OTHER FUNNY STORIES.

Quanti di voi almeno una volta nella vita si sono sentiti dire frasi del tipo : “questa relazione è sbagliata, è tossica, dovresti lasciarlo/a, non ti meriti questo, tu vali molto di più, non puoi farti trattare così etc.”? Parole sacrosante e la maggior parte delle volte pronunciate da persone che ci vogliono bene e che probabilmente hanno avuto la sfortuna di essere spettatori di una relazione tossica e vari drammi annessi e connessi. 

Tuttavia, noi protagonisti, sappiamo che quanto ci dicono è reale ma crediamo che quella sensazione li, quando ti manca il fiato, quando ti senti strappare via il cuore al pensiero di perdere quella persona, nessuno intorno a noi possa realmente capirla (che egocentrici). Ergo, sbattendocene altamente dei saggi consigli (dati da di chi ci ama davvero), vogliamo vivere il nostro amore drammatico e sbatterci la testa fino a disintegrarsi in mille pezzi, perché la nostra unica certezza è che un amore così forte debba necessariamente essere salvato, convinti che sia l’unica cosa che ci tiene in vita. 

Se tutto questo a qualcuno potrà sembrare un paradosso, posso affermare che la qui presente ha fatto ognuna delle cose sopracitate. Mi sono fatta lasciare per un tradimento sognato (e per un sacco di altre cose divertenti) e ho ignorato ogni mia cellula cerebrale nel momento in cui ho deciso che sarei stata disposta a tutto pur di non perdere quell’amore lì. Ho passato ore al telefono, riuscendo a rompere un I-phone piangendoci dentro (grazie a Dio oggi li fanno subacquei) ho preso voli intercontinentali, ho passato il giorno del mio compleanno a vomitare su un treno (e vi giuro l’hangover era l’ultimo dei miei problemi), scritto messaggi implorando di essere amata almeno un millesimo di quanto amassi io, ho smesso di dormire, di mangiare e un sacco di altre cose deprimenti che Dio santo vorrei prendere a sprangate la me del passato.

Tutto questo per dire che, se ne sono uscita io che oggi sono in piedi reggendosi su 93 cm di gambe (l’una), vi giuro quanto è vero qualsiasi Dio in cui crediate, che tutto questo tremendo dolore un giorno vi sarà molto più che utile (sì ho rubato la cit.) e sarà pazzesco quando la storia del vostro ex (o della vostra ex- qui non facciamo distinzioni di genere) diventerà uno dei trend topic delle cene con i vostri migliori amici. Parlo di quelle storie che si tramandano e si raccontano talmente tante volte che diventano dei romanzi in cui ognuno aggiunge dei pezzi di cose che probabilmente non sono mai successe ma ci fanno così ridere da diventare il riscatto per tutto quel dolore che nessuno di noi si meritava di vivere.

So that’s it: consiglio non richiesto n. 1000, per tutti gli scappati di casa che, come me, ad un certo punto hanno deciso di mettere in stand-by il proprio cervello e non hanno ascoltato tutte quelle sagge parole: prendete tutti i vostri drammi, romanzateli, tatuateveli addosso, e fate sì che diventino l’elevator pitch delle vostre cene.





IT’S ILARIA WRITING BY THE WAY.